Abbi buona cura del tuo corpo : è l'unico posto in cui devi vivere

Abbi buona cura del tuo corpo : è l'unico posto in cui devi vivere

Dott.ssa Irene Zaghini

Medico chirurgo specializzato in Fisiatria e Agopuntura.

Fisiatria
Agopuntura
Dottoressa Irene Zaghini Fisiatria Agopuntura

Chi sono

Mi sono laureata in Medicina e Chirurgia nel 2003 con il massimo dei voti e lode presso l’Ateneo di Bologna, dove nel 2007 ho conseguito anche la Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione, sempre con il massimo dei voti e lode. Nello stesso periodo, dopo un corso di 4 anni, mi sono diplomata in Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese (MTC) presso la Scuola Matteo Ricci di Bologna con una tesi sul trattamento della lombalgia.
Subito dopo il conseguimento della Specialità ho iniziato a lavorare in Trentino, presso la Casa di Cura Eremo di Arco, dove tutt’ora opero, come Medico di Reparto presso la Riabilitazione Motoria e come specialista ambulatoriale, occupandomi di fisiatria e agopuntura.
Nel corso degli anni ho approfondito diverse tematiche, ampliando così il bagaglio a mia disposizione, frequentando master e corsi formativi, sia in ambito riabilitativo (corsi di infiltrazioni intrarticolari, mesoterapia, trattamento “trigger points”, osteoporosi) sia nell’ambito della Medicina Integrata (corsi di omeomesoterapia, omotossipuntura, addominopuntura, auricoloterapia, Master di agopuntura in supporto alla PMA).

Curriculum vitae
dottoressa Irene Zaghini

Il mio approccio

Nella mia pratica clinica integro le conoscenze della Medicina Occidentale con i principi della Medicina Cinese, puntando ad un approccio al paziente il più “olistico” e personalizzato possibile, non guardando al singolo sintomo, ma all’insieme della persona, cercando di curare la malattia alla radice.

Il percorso di cura, in base all’inquadramento di ogni singolo caso e all’orientamento del paziente stesso, si potrà avvalere dei farmaci della medicina occidentale, somministrati anche per via intrarticolare, di sedute di mesoterapia, antalgica e decontratturante, di tecniche terapeutiche della Medicina Tradizionale Cinese (agopuntura, auricolopuntura, moxibustione, coppettazione…), oppure di sedute di fisioterapia, cui verrà indirizzato il paziente.

Inoltre, la mia passione per lo sport e il mio interesse per l’ambito nutrizionale mi portano a sensibilizzare il paziente verso l’importanza di uno stile di vita corretto, di un’alimentazione equilibrata e di un’attività fisica adeguata.

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Fisiatria

Fisiatria

Il fisiatra è il “medico del fisico”, il medico dell’apparato muscolo-scheletrico e dei nervi, in termini funzionali.
Ci si rivolge al fisiatra quando si ha un dolore o un problema riguardante muscoli, tendini, legamenti, articolazioni e nervi, che può determinare una disabilità o una limitazione del movimento.
Obiettivo del fisiatra è aiutare il paziente, attraverso rimedi non chirurgici, a recuperare nel modo più completo possibile le funzioni dell’apparato locomotore o dei nervi periferici compromesse in seguito ad una patologia, ad un infortunio, così che possa tornare ad una vita normale o il più possibile vicino alla normalità.
Il fisiatra interviene per migliorare la situazione funzionale globale dell’individuo, evitando la necessità di ricorrere ad interventi di tipo chirurgico e proponendo un trattamento conservativo personalizzato e mirato non solo alla risoluzione del sintomo, ma anche alla prevenzione di ulteriori complicanze.

Maggiori info
Fisiatria Irene Zaghini Arco

Ambiti di intervento

L’artrosi delle ginocchia, delle caviglie, delle spalle, dei polsi e delle mani può trarre beneficio da infiltrazioni con acido ialuronico, una sostanza che stimola la produzione di nuova cartilagine e riduce lo stato infiammatorio delle articolazioni interessate.
Consiste in iniezioni sottocutanee multiple di farmaci, somministrati attraverso aghi sottili e molto corti in corrispondenza delle zone del corpo affette da dolore e limitazione di movimento.
La mesoterapia è indicata per il trattamento di contratture muscolari dolorose di origine infiammatoria o artrosico- degenerativa come cervicalgia, lombalgia, o cefalea muscolo- tensiva. Ma si utilizza anche nel trattamento di tendinopatie, come epicondilite e tendinite rotulea e achillea, o di traumi contusivi- distorsivi, dal colpo di frusta alla distorsione della caviglia.
Ha il vantaggio di consentire di utilizzare una piccola quantità di farmaco direttamente sulla parte del corpo dolente, riducendo e anche evitando l’assunzione di farmaci per via sistemica (dunque per bocca o per via intramuscolare).
In genere sono necessarie 3-5 sedute per ottenere un beneficio duraturo.
Per non ricorrere a farmaci della medicina occidentale, specie nei soggetti allergici o nei pazienti in età adolescenziale, ci si può avvalere di rimedi omeopatici, secondo indicazioni precise, legate al sito da trattare e alla causa del disturbo.

Valutare lo stato di salute delle ossa è il primo passo per prevenire le fratture.
L’osso osteoporotico non è causa di dolore, ma è una condizione patologica subdola, spesso misconosciuta, finché non si incorre in una frattura, in assenza di un trauma significativo.
Dal momento che le fratture di femore e/o vertebrali comportano un’importante limitazione funzionale, scopo del fisiatra deve essere individuare i soggetti a rischio, sensibilizzarli verso il problema e impostare un trattamento farmacologico se necessario.

La maggior parte delle condizioni che comportano dolore e limitazione funzionale possono migliorare con sedute di fisioterapia mirate. La collaborazione con fisioterapisti preparati è fondamentale. Il fisioterapista più adatto alla problematica del paziente verrà individuato proprio come un farmaco, in base alle tecniche che utilizza maggiormente e alla sua esperienza. Da sole o in combinazione alla fisioterapia potranno essere suggerite metodiche di terapia fisica, quali tecarterapia, onde d’urto, laserterapia.

Un’alimentazione equilibrata è basilare per la salute.
Spesso al dolore articolare contribuisce, oltre al sovrappeso, lo stato infiammatorio favorito da un’alimentazione che contenga determinati cibi. È bene, quindi, suggerire al paziente quali alimenti preferire. È indispensabile associare ad una dieta corretta un’attività motoria costante per il controllo del peso corporeo e per il benessere generale.

Domande frequenti

Il fisiatra è considerato come un medico che non opera, ma che è specializzato nella diagnosi dei disturbi a carico del sistema muscolo scheletrico e nella prognosi funzionale; di fatto riabilita e cura, ma senza l’uso della chirurgia.
L’ortopedico è un medico specializzato in Ortopedia e Traumatologia ed è a tutti gli effetti un chirurgo, che si serve della chirurgia per intervenire su svariati disturbi muscolo-scheletrici.

Il fisiatra, in quanto medico (quindi laureato in Medicina e Chirurgia e successivamente specializzato in Medicina Fisica e Riabilitazione), visita il paziente, elabora una diagnosi e redige il Progetto Riabilitativo Individuale (insieme degli strumenti utili alla risoluzione del problema del paziente).
Il fisioterapista, che non è un medico, ma un professionista sanitario, non può rilasciare referti con diagnosi e nemmeno prescrivere farmaci. Si occupa della fase pratica del trattamento. Può effettuare una valutazione funzionale dello stato fisico del paziente e dare un consiglio terapeutico, stabilendo il percorso riabilitativo da seguire.

Dovrebbe essere il Medico di Medicina Generale a indirizzare verso lo specialista più indicato (ortopedico, neurochiururgo, reumatologo…) il paziente in base al tipo di disturbo.
In linea di massima, il suggerimento è quello di rivolgersi inizialmente al fisiatra, che potrà impostare un trattamento farmacologico o riabilitativo (mediante terapie fisiche o terapie manuali da parte di un fisioterapista), sarà il fisiatra stesso a indirizzare il paziente da un ortopedico, in caso di necessità.

Ai tempi della Seconda Guerra Mondiale molti soldati feriti avevano bisogno di un’assistenza globale, che fosse una riabilitazione, non solo motoria. Da lì è stata coniata la parola “fisiatra” (cioè medico del fisico) dal Dr. Frank H. Krusen nel 1938. Nel 1946 il termine viene adottato dall’American Medical Association.

Ambiti di intervento

L’artrosi delle ginocchia, delle caviglie, delle spalle, dei polsi e delle mani può trarre beneficio da infiltrazioni con acido ialuronico, una sostanza che stimola la produzione di nuova cartilagine e riduce lo stato infiammatorio delle articolazioni interessate.
Consiste in iniezioni sottocutanee multiple di farmaci, somministrati attraverso aghi sottili e molto corti in corrispondenza delle zone del corpo affette da dolore e limitazione di movimento.
La mesoterapia è indicata per il trattamento di contratture muscolari dolorose di origine infiammatoria o artrosico- degenerativa come cervicalgia, lombalgia, o cefalea muscolo- tensiva. Ma si utilizza anche nel trattamento di tendinopatie, come epicondilite e tendinite rotulea e achillea, o di traumi contusivi- distorsivi, dal colpo di frusta alla distorsione della caviglia.
Ha il vantaggio di consentire di utilizzare una piccola quantità di farmaco direttamente sulla parte del corpo dolente, riducendo e anche evitando l’assunzione di farmaci per via sistemica (dunque per bocca o per via intramuscolare).
In genere sono necessarie 3-5 sedute per ottenere un beneficio duraturo.
Per non ricorrere a farmaci della medicina occidentale, specie nei soggetti allergici o nei pazienti in età adolescenziale, ci si può avvalere di rimedi omeopatici, secondo indicazioni precise, legate al sito da trattare e alla causa del disturbo.

Valutare lo stato di salute delle ossa è il primo passo per prevenire le fratture.
L’osso osteoporotico non è causa di dolore, ma è una condizione patologica subdola, spesso misconosciuta, finché non si incorre in una frattura, in assenza di un trauma significativo.
Dal momento che le fratture di femore e/o vertebrali comportano un’importante limitazione funzionale, scopo del fisiatra deve essere individuare i soggetti a rischio, sensibilizzarli verso il problema e impostare un trattamento farmacologico se necessario.

La maggior parte delle condizioni che comportano dolore e limitazione funzionale possono migliorare con sedute di fisioterapia mirate. La collaborazione con fisioterapisti preparati è fondamentale. Il fisioterapista più adatto alla problematica del paziente verrà individuato proprio come un farmaco, in base alle tecniche che utilizza maggiormente e alla sua esperienza. Da sole o in combinazione alla fisioterapia potranno essere suggerite metodiche di terapia fisica, quali tecarterapia, onde d’urto, laserterapia.

Un’alimentazione equilibrata è basilare per la salute.
Spesso al dolore articolare contribuisce, oltre al sovrappeso, lo stato infiammatorio favorito da un’alimentazione che contenga determinati cibi. È bene, quindi, suggerire al paziente quali alimenti preferire. È indispensabile associare ad una dieta corretta un’attività motoria costante per il controllo del peso corporeo e per il benessere generale.

Domande frequenti

Il fisiatra è considerato come un medico che non opera, ma che è specializzato nella diagnosi dei disturbi a carico del sistema muscolo scheletrico e nella prognosi funzionale; di fatto riabilita e cura, ma senza l’uso della chirurgia.
L’ortopedico è un medico specializzato in Ortopedia e Traumatologia ed è a tutti gli effetti un chirurgo, che si serve della chirurgia per intervenire su svariati disturbi muscolo-scheletrici.

Il fisiatra, in quanto medico (quindi laureato in Medicina e Chirurgia e successivamente specializzato in Medicina Fisica e Riabilitazione), visita il paziente, elabora una diagnosi e redige il Progetto Riabilitativo Individuale (insieme degli strumenti utili alla risoluzione del problema del paziente).
Il fisioterapista, che non è un medico, ma un professionista sanitario, non può rilasciare referti con diagnosi e nemmeno prescrivere farmaci. Si occupa della fase pratica del trattamento. Può effettuare una valutazione funzionale dello stato fisico del paziente e dare un consiglio terapeutico, stabilendo il percorso riabilitativo da seguire.

Dovrebbe essere il Medico di Medicina Generale a indirizzare verso lo specialista più indicato (ortopedico, neurochiururgo, reumatologo…) il paziente in base al tipo di disturbo.
In linea di massima, il suggerimento è quello di rivolgersi inizialmente al fisiatra, che potrà impostare un trattamento farmacologico o riabilitativo (mediante terapie fisiche o terapie manuali da parte di un fisioterapista), sarà il fisiatra stesso a indirizzare il paziente da un ortopedico, in caso di necessità.

Ai tempi della Seconda Guerra Mondiale molti soldati feriti avevano bisogno di un’assistenza globale, che fosse una riabilitazione, non solo motoria. Da lì è stata coniata la parola “fisiatra” (cioè medico del fisico) dal Dr. Frank H. Krusen nel 1938. Nel 1946 il termine viene adottato dall’American Medical Association.

“La Fisiatria è come una pianta che ha le sue radici nella biologia e i suoi frutti nel comportamento…”

Luigi Tesio

Agopuntura Arco Trento Rovereto
Agopuntura Icona

Agopuntura

Agopuntura

L’agopuntura è una pratica medica che consiste nell’infissione di aghi molto sottili in aree specifiche del corpo, allo scopo di ristabilire l’equilibrio, che un evento patogeno può aver alterato.
Innumerevoli studi scientifici ne riconoscono l’efficacia e la sicurezza, se praticata da mani esperte.
Ne traggono beneficio molteplici condizioni patologiche: disturbi muscolo scheletrici (lombalgia, cervicalgia, fibromialgia…), dismenorrea, disturbi della menopausa, colon irritabile, nausea, gastralgie, cefalea, emicrania, algie facciali, ansia, depressione, insonnia…

Maggiori info

Ambiti di intervento

Qualsiasi affezione dolorosa può essere inquadrata e trattata con le tecniche della Medicina Tradizionale Cinese: spalla dolorosa per tendinopatie della cuffia dei rotatori, dolore alle ginocchia di natura artrosica, dolore lombare o cervicale dovuto a contrattura muscolare, dolore irradiato agli arti superiori o inferiori a causa di ernie cervicali o lombari…
Anche la fibromialgia, una condizione invalidante, di frequente riscontro e spesso scarsamente responsiva al trattamento farmacologico convenzionale, trae notevole beneficio dall’agopuntura.
Si possono usare aghi, coppette, moxibustione, elettroagopuntura e ci si avvale soprattutto dell’effetto analgesico, decontratturante e antifiammatorio di tali tecniche.
L’agopuntura è un’ottima opzione terapeutica nelle cefalee muscolo-tensive e nelle emicranie.
Mediante gli aghi, già dopo 4-5 sedute, è possibile ridurre l’intensità e il numero degli attacchi, diminuendo così il ricorso alla terapia farmacologica.
L’agopuntura comporta un profondo stato di rilassamento, favorevole all’ingresso nel sonno. I pazienti riportano spesso dopo la seduta una sensazione di “leggerezza” e piacevole spossatezza.
È stato dimostrato che la stimolazione dei punti di agopuntura nel trattamento dell’insonnia comporta un incremento dei livelli di melatonina e di oppioidi endogeni.
L’agopuntura è uno strumento terapeutico riconosciuto e sicuro nel trattamento dell’infertilità (maschile e femminile), poichè aumenta le possibilità di fecondazione naturale e incrementa il tasso di successo nelle metodiche di fecondazione assistita nell’ambito di un percorso di PMA.
È fondamentale iniziare le sedute circa 3 mesi prima dell’inizio della stimolazione ormonale e accompagnare le varie tappe del percorso di PMA (pick-up, transfert, prime settimane di gravidanza) con sedute mirate.
I protocolli proposti sono molti e possono incrementare la probabilità di successo della FIVET da un 25% ad un 33%, quando si associ una seduta di agopuntura pre-transfer e post-transfer.
Iperemesi gravidica, cefalea, lombalgia e lombosciatalgia sono alcune delle condizioni che possono essere trattate da un agopuntore durante questo delicato momento della vita di una donna.
Ha il vantaggio di evitare l’utilizzo di farmaci.
La puntura e il riscaldamento mediante moxibustione di un punto specifico del meridiano della Vescica localizzato sul V dito del piede è, inoltre, una tecnica suggerita anche dai ginecologi occidentali per favorire il rivolgimento del feto in caso di presentazione podalica.
I disturbi più comuni e precoci sono i sintomi vaso-motori (caldane o vampate di calore), l’insonnia, la depressione, ma possono poi comparire altri sintomi tra cui secchezza della cute, perdita dei capelli, secchezza vaginale, sintomi genitourinari e generalmente la riduzione della libido.
Ciò che la medicina occidentale utilizza per controllare tale condizione è la terapia ormonale sostitutiva.
La Medicina Tradizionale Cinese è una valida alternativa, spesso poco conosciuta. In generale il sintomo che risponde più rapidamente sono le vampate di calore, più gradualmente, tuttavia, si ottengono miglioramenti anche sul sonno e sullo stato dell’umore.

L’agopuntura nello sport riduce i tempi di recupero, favorisce una maggiore longevità dell’atleta, non ha effetti collaterali.
Interviene in fase acuta (infortunio, disturbi della competizione) e a livello globale, migliorando la risposta fisica e tecnica all’allenamento, migliorando i parametri vegetativi legati alla competizione e al tipo di sforzo, migliorando l’adattamento ormonale e immunitario allo stress.

Anche in ambito pediatrico l’agopuntura ha molteplici applicazioni.
Essendo in genere i piccoli pazienti poco complianti nei confronti dell’ago, i punti possono essere manipolati, scaldati con moxa, trattati con coppette, stimolati con supporto laser a raggi infrarossi.

Tecniche

Si basa sull’applicazione di piccoli vasi di vetro, che esercitano un’azione di trazione sui tessuti sottostanti; offre una sensazione simile al massaggio e porta un particolare sollievo a chi soffre di patologie lombari da compressione.
È utilizzata principalmente nella terapia del dolore, riduce le contratture muscolari ed elimina le aderenze che si formano tra connettivo e tessuti infiammati. Apporta un forte beneficio nella rigenerazione muscolare e nel recupero del danno nei traumi sportivi, migliorando il flusso sanguigno e le cellule del sistema immunitario in loco.

Gli aghi, dopo la loro infissione nella cute, possono essere stimolati con l’applicazione di correnti elettriche, attraverso morsetti posizionati sul loro manico.
Le correnti sono di debole voltaggio, e possiedono caratteristiche fisiche che le rendono del tutto innocue per il corpo umano.
La stimolazione elettrica degli aghi, chiamata “elettro-agopuntura”, è particolarmente indicata nelle patologie ortopediche con importante dolore e limitazione dei movimenti.

I punti di agopuntura possono essere riscaldati mediante piccoli carboncini che si posizionano al di sopra dell’ago oppure utilizzando un sigaro di moxa, che viene avvicinato e allontanato alla cute senza mai toccarla.
L’azione tonificante della moxibustione riattiva il flusso dell’energia e del sangue.

Durante la seduta potrà essere utilizzata una o più tecniche, così come potranno essere scelti punti lungo il decorso dei meridiani, oppure punti appartenenti al microsistema dell’orecchio e/o dell’addome.

Domande frequenti

Oltre 20.000 lavori sperimentali e scientifici presenti nel database Medline, la base di dati biomedica più accreditata nel mondo occidentale, testimoniano gli effetti terapeutici ed i meccanismi di azione dell’agopuntura.
In Italia solo i medici possono praticare l’agopuntura.
La prima seduta di agopuntura richiede circa un’ora, un’ora e mezza.
Nel corso della prima visita, prima dell’infissione degli aghi, verrà fatto un colloquio approfondito con il paziente per inquadrare il caso secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese (notizie anamnestiche relative al passato, caratteristiche del disturbo attuale, altri aspetti apparentemente non collegati con il problema da affrontare) e verranno esaminati lingua e polso del paziente, che ci orientano verso la corretta diagnosi.
Si passerà quindi all’infissione degli aghi.
Gli aghi verranno infissi in punti del corpo anche distanti dalla zona da trattare, verranno mantenuti in sede 20-30 minuti e manipolati più volte dall’agopuntore, secondo modalità diverse in base all’effetto che si vuole ottenere.
Le sedute successive alla prima richiedono circa 45 minuti.
Naturalmente ciò varia in base al problema.
In genere per un disturbo ad insorgenza acuta, ad esempio un torcicollo, potrebbero essere sufficienti anche 1-2 seduta.
Per un disturbo insorto da più tempo di solito è consigliabile fare almeno 5-6 sedute, le prime a intervalli più ravvicinati, circa 2 alla settimana, poi a cadenza settimanale; in genere servono una decina di sedute per ottenere un miglioramento significativo del quadro. SI può poi proseguire con sedute di mantenimento a cadenza mensile oppure con cicli di richiamo periodici, anche più brevi e, preferibilmente, ai cambi di stagione.
Il numero di aghi impiegati, sterili e monouso, varia in base al quadro clinico e alla patologia. Nelle patologie muscolo-scheletriche si usano più aghi (10-20), nelle patologie internistiche in genere si usano 10-12 aghi.
Normalmente l’infissione dell’ago non è dolorosa, ma dipende dal singolo soggetto. Può essere fastidiosa in alcuni distretti, come le mani e i piedi.
Durante la stimolazione, però, è fondamentale che il paziente avverta una “sensazione” di scossa elettrica, lievi parestesie in loco e a volte anche irradiate.
Il formicolio, l’intorpidimento, il senso di peso o di gonfiore, la lieve scossa elettrica testimoniano l’attivazione delle strutture nervose e la corretta esecuzione della manovra.
Durante la seduta ci si può addirittura addormentare.

L’agopuntura è una tecnica che non comporta effetti collaterali significativi: raramente può succedere che, nella sede di infissione dell’ago, si formi un piccolissimo ematoma, che si risolve spontaneamente in poco tempo.

Potrebbe succedere che il disturbo, dopo la prima e/o seconda seduta, possa leggermente peggiorare, ma questo in genere aumenta le probabilità di successo del trattamento.

Fondamentalmente sì, ma si potranno usare metodiche alternative sempre appartenenti alla Medicina Tradizionale Cinese, per coloro che hanno fobia degli aghi.
Anche chi sta assumendo farmaci anticoagulanti e antiaggreganti può sottoporsi a un trattamento di agopuntura.

Ambiti di intervento

Qualsiasi affezione dolorosa può essere inquadrata e trattata con le tecniche della Medicina Tradizionale Cinese: spalla dolorosa per tendinopatie della cuffia dei rotatori, dolore alle ginocchia di natura artrosica, dolore lombare o cervicale dovuto a contrattura muscolare, dolore irradiato agli arti superiori o inferiori a causa di ernie cervicali o lombari…
Anche la fibromialgia, una condizione invalidante, di frequente riscontro e spesso scarsamente responsiva al trattamento farmacologico convenzionale, trae notevole beneficio dall’agopuntura.
Si possono usare aghi, coppette, moxibustione, elettroagopuntura e ci si avvale soprattutto dell’effetto analgesico, decontratturante e antifiammatorio di tali tecniche.
L’agopuntura è un’ottima opzione terapeutica nelle cefalee muscolo-tensive e nelle emicranie.
Mediante gli aghi, già dopo 4-5 sedute, è possibile ridurre l’intensità e il numero degli attacchi, diminuendo così il ricorso alla terapia farmacologica.
L’agopuntura comporta un profondo stato di rilassamento, favorevole all’ingresso nel sonno. I pazienti riportano spesso dopo la seduta una sensazione di “leggerezza” e piacevole spossatezza.
È stato dimostrato che la stimolazione dei punti di agopuntura nel trattamento dell’insonnia comporta un incremento dei livelli di melatonina e di oppioidi endogeni.
L’agopuntura è uno strumento terapeutico riconosciuto e sicuro nel trattamento dell’infertilità (maschile e femminile), poichè aumenta le possibilità di fecondazione naturale e incrementa il tasso di successo nelle metodiche di fecondazione assistita nell’ambito di un percorso di PMA.
È fondamentale iniziare le sedute circa 3 mesi prima dell’inizio della stimolazione ormonale e accompagnare le varie tappe del percorso di PMA (pick-up, transfert, prime settimane di gravidanza) con sedute mirate.
I protocolli proposti sono molti e possono incrementare la probabilità di successo della FIVET da un 25% ad un 33%, quando si associ una seduta di agopuntura pre-transfer e post-transfer.
Iperemesi gravidica, cefalea, lombalgia e lombosciatalgia sono alcune delle condizioni che possono essere trattate da un agopuntore durante questo delicato momento della vita di una donna.
Ha il vantaggio di evitare l’utilizzo di farmaci.
La puntura e il riscaldamento mediante moxibustione di un punto specifico del meridiano della Vescica localizzato sul V dito del piede è, inoltre, una tecnica suggerita anche dai ginecologi occidentali per favorire il rivolgimento del feto in caso di presentazione podalica.
I disturbi più comuni e precoci sono i sintomi vaso-motori (caldane o vampate di calore), l’insonnia, la depressione, ma possono poi comparire altri sintomi tra cui secchezza della cute, perdita dei capelli, secchezza vaginale, sintomi genitourinari e generalmente la riduzione della libido.
Ciò che la medicina occidentale utilizza per controllare tale condizione è la terapia ormonale sostitutiva.
La Medicina Tradizionale Cinese è una valida alternativa, spesso poco conosciuta. In generale il sintomo che risponde più rapidamente sono le vampate di calore, più gradualmente, tuttavia, si ottengono miglioramenti anche sul sonno e sullo stato dell’umore.

L’agopuntura nello sport riduce i tempi di recupero, favorisce una maggiore longevità dell’atleta, non ha effetti collaterali.
Interviene in fase acuta (infortunio, disturbi della competizione) e a livello globale, migliorando la risposta fisica e tecnica all’allenamento, migliorando i parametri vegetativi legati alla competizione e al tipo di sforzo, migliorando l’adattamento ormonale e immunitario allo stress.

Anche in ambito pediatrico l’agopuntura ha molteplici applicazioni.
Essendo in genere i piccoli pazienti poco complianti nei confronti dell’ago, i punti possono essere manipolati, scaldati con moxa, trattati con coppette, stimolati con supporto laser a raggi infrarossi.

Tecniche

Si basa sull’applicazione di piccoli vasi di vetro, che esercitano un’azione di trazione sui tessuti sottostanti; offre una sensazione simile al massaggio e porta un particolare sollievo a chi soffre di patologie lombari da compressione.
È utilizzata principalmente nella terapia del dolore, riduce le contratture muscolari ed elimina le aderenze che si formano tra connettivo e tessuti infiammati. Apporta un forte beneficio nella rigenerazione muscolare e nel recupero del danno nei traumi sportivi, migliorando il flusso sanguigno e le cellule del sistema immunitario in loco.

Gli aghi, dopo la loro infissione nella cute, possono essere stimolati con l’applicazione di correnti elettriche, attraverso morsetti posizionati sul loro manico.
Le correnti sono di debole voltaggio, e possiedono caratteristiche fisiche che le rendono del tutto innocue per il corpo umano.
La stimolazione elettrica degli aghi, chiamata “elettro-agopuntura”, è particolarmente indicata nelle patologie ortopediche con importante dolore e limitazione dei movimenti.

I punti di agopuntura possono essere riscaldati mediante piccoli carboncini che si posizionano al di sopra dell’ago oppure utilizzando un sigaro di moxa, che viene avvicinato e allontanato alla cute senza mai toccarla.
L’azione tonificante della moxibustione riattiva il flusso dell’energia e del sangue.

Durante la seduta potrà essere utilizzata una o più tecniche, così come potranno essere scelti punti lungo il decorso dei meridiani, oppure punti appartenenti al microsistema dell’orecchio e/o dell’addome.

Domande frequenti

Oltre 20.000 lavori sperimentali e scientifici presenti nel database Medline, la base di dati biomedica più accreditata nel mondo occidentale, testimoniano gli effetti terapeutici ed i meccanismi di azione dell’agopuntura.
In Italia solo i medici possono praticare l’agopuntura.
La prima seduta di agopuntura richiede circa un’ora, un’ora e mezza.
Nel corso della prima visita, prima dell’infissione degli aghi, verrà fatto un colloquio approfondito con il paziente per inquadrare il caso secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese (notizie anamnestiche relative al passato, caratteristiche del disturbo attuale, altri aspetti apparentemente non collegati con il problema da affrontare) e verranno esaminati lingua e polso del paziente, che ci orientano verso la corretta diagnosi.
Si passerà quindi all’infissione degli aghi.
Gli aghi verranno infissi in punti del corpo anche distanti dalla zona da trattare, verranno mantenuti in sede 20-30 minuti e manipolati più volte dall’agopuntore, secondo modalità diverse in base all’effetto che si vuole ottenere.
Le sedute successive alla prima richiedono circa 45 minuti.
Naturalmente ciò varia in base al problema.
In genere per un disturbo ad insorgenza acuta, ad esempio un torcicollo, potrebbero essere sufficienti anche 1-2 seduta.
Per un disturbo insorto da più tempo di solito è consigliabile fare almeno 5-6 sedute, le prime a intervalli più ravvicinati, circa 2 alla settimana, poi a cadenza settimanale; in genere servono una decina di sedute per ottenere un miglioramento significativo del quadro. SI può poi proseguire con sedute di mantenimento a cadenza mensile oppure con cicli di richiamo periodici, anche più brevi e, preferibilmente, ai cambi di stagione.
Il numero di aghi impiegati, sterili e monouso, varia in base al quadro clinico e alla patologia. Nelle patologie muscolo-scheletriche si usano più aghi (10-20), nelle patologie internistiche in genere si usano 10-12 aghi.
Normalmente l’infissione dell’ago non è dolorosa, ma dipende dal singolo soggetto. Può essere fastidiosa in alcuni distretti, come le mani e i piedi.
Durante la stimolazione, però, è fondamentale che il paziente avverta una “sensazione” di scossa elettrica, lievi parestesie in loco e a volte anche irradiate.
Il formicolio, l’intorpidimento, il senso di peso o di gonfiore, la lieve scossa elettrica testimoniano l’attivazione delle strutture nervose e la corretta esecuzione della manovra.
Durante la seduta ci si può addirittura addormentare.

L’agopuntura è una tecnica che non comporta effetti collaterali significativi: raramente può succedere che, nella sede di infissione dell’ago, si formi un piccolissimo ematoma, che si risolve spontaneamente in poco tempo.

Potrebbe succedere che il disturbo, dopo la prima e/o seconda seduta, possa leggermente peggiorare, ma questo in genere aumenta le probabilità di successo del trattamento.

Fondamentalmente sì, ma si potranno usare metodiche alternative sempre appartenenti alla Medicina Tradizionale Cinese, per coloro che hanno fobia degli aghi.
Anche chi sta assumendo farmaci anticoagulanti e antiaggreganti può sottoporsi a un trattamento di agopuntura.

不通痛 – Bú tōng zé tòng

“Quando le strade dei meridiani sono ostruite, insorge il dolore… Se la via è libera, il dolore passa”

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